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Corso Sinottico di Optometria Clinica
Vinci, Marzo-Luglio 2015

...o con diploma di Ottico Calendario incontri 15-16/03/2015; 12-13/04/2015; 03-04/05/2015; 24-25/05/2015; 21-22/06/2015; 12-13/07/2015 Il 92% dei partecipanti a edizioni precedenti dichiara che il corso è stato di stimolo a modificare la propria abituale attività clinica. Gli innumerevoli sviluppi nel campo delle tecniche di indagine strumentale e le nuove conoscenze risultanti dalla ricerca scientifica, impongono a tutti gli addetti un aggiornamento continuo, per non restare fuori dai processi di cambiamento e aggiornamento di un mercato che sta modificandosi con molta rapidità. Il Corso Sinottico di Optometria dell’IRSOO è una possibile risposta: le conoscenze e le tecniche di base, ma aggiornate ai risultati della ricerca clinica e alle conoscenze teoriche attuali; la pratica clinica con l’utilizzo di strumentazione avanzata, un corso orientato verso una connotazione di tipo pratico clinico, con uno spazio importante dedicato alle esercitazioni pratiche e alle attività tecniche di esame dell’occhio, della refrazione, della visione binoculare. Sintesi dei principali argomenti trattati Le conoscenze optometriche di base:Revisioni di anatomofisiologia. L’occhio schematico e le ametropie. Il processo di emmetropizzazione. L’astigmatismo. Cenni di psicofisica e di fisiologia della visione. La visione centrale e quella periferica. L’esame optometrico: Esame dell’occhio. Il campo visivo. La refrazione oculare, le tecniche oggettive. La refrazione con tecniche soggettive; tecniche d’esame monoculari, bioculari e binoculari. La visione binoculare: Revisione della motilità oculare: anatomia e fisiologia della muscolatura estrinseca. La visione doppia, le eteroforie, cenni sulle eterotropie. La fusione motoria e la fusione sensoriale. I prismi e gli effetti prismatici in optometria. La disparità di fissaz...



Corso Sinottico di Optometria Clinica
Vinci, Ottobre 2015 - Aprile 2016

...o con diploma di Ottico Calendario incontri 25-26/10/2015; 22-23/11/2015; 17-18/01/2016; 14-15/02/2016; 13-14/03/2016; 10-11/04/2016 Il 92% dei partecipanti a edizioni precedenti dichiara che il corso è stato di stimolo a modificare la propria abituale attività clinica. Gli innumerevoli sviluppi nel campo delle tecniche di indagine strumentale e le nuove conoscenze risultanti dalla ricerca scientifica, impongono a tutti gli addetti un aggiornamento continuo, per non restare fuori dai processi di cambiamento e aggiornamento di un mercato che sta modificandosi con molta rapidità. Il Corso Sinottico di Optometria dell’IRSOO è una possibile risposta: le conoscenze e le tecniche di base, ma aggiornate ai risultati della ricerca clinica e alle conoscenze teoriche attuali; la pratica clinica con l’utilizzo di strumentazione avanzata, un corso orientato verso una connotazione di tipo pratico clinico, con uno spazio importante dedicato alle esercitazioni pratiche e alle attività tecniche di esame dell’occhio, della refrazione, della visione binoculare. Sintesi dei principali argomenti trattati Le conoscenze optometriche di base:Revisioni di anatomofisiologia. L’occhio schematico e le ametropie. Il processo di emmetropizzazione. L’astigmatismo. Cenni di psicofisica e di fisiologia della visione. La visione centrale e quella periferica. L’esame optometrico: Esame dell’occhio. Il campo visivo. La refrazione oculare, le tecniche oggettive. La refrazione con tecniche soggettive; tecniche d’esame monoculari, bioculari e binoculari. La visione binoculare: Revisione della motilità oculare: anatomia e fisiologia della muscolatura estrinseca. La visione doppia, le eteroforie, cenni sulle eterotropie. La fusione motoria e la fusione sensoriale. I prismi e gli effetti prismatici in optometria. La disparità di fissaz...

Tesi optometria 17 luglio 2015

...sione di Tesi in Optometria svolta a Vinci venerdì 17 Luglio 2015 ha visto protagonisti ben 18 candidati provenienti da diversi corsi di Optometria attivati dall’IRSOO in sede e fuori sede. Di seguito l’elenco dei diplomati: Brotza Andrea, Mascheroni Gianmarco, Pilloni Giulia, Ravalli Giulia e Saija Giuseppe del corso di optometria annuale a.s. 2014/2015; Di Leo Donata del corso di optometria annuale a.s. 2013/2014; Mousafeiropoulou Zacharoula del corso di optometria annuale a.s. 2012/2013; Fattori Leonardo e Vassili Chiara, del corso di optometria biennale di Vinci aa.ss. 2012/2013/2014; Baroffio Maria Chiara, Bosetti Arialdo, Cantù Francesco, Di Girolamo Ciro, Pindilli Maria Regina, Pomaré Montin Carlotta e Ziglioli Elsa del corso di optometria biennale di Milano aa.ss. 2012/2013/2014. Figuccia Manuel e Galeotti Giancarlo, del corso di optometria biennale di Vinci aa.ss. 2009/2010/2011. La Commissione di tesi era composta dai docenti Bernardoni Alberto, Boccardo Laura, Facchin Alessio Pietro, Fossetti Alessandro, Franceschi Edoardo, Lucarini Giampaolo, Migliori Giuseppe e Sostegni Paolo. Alla comunicazione dell’esito ai candidati, il Dr. Fossetti, direttore dell’Istituto e presidente della commissione, ha consegnato ai diplomati il distintivo dell’IRSOO come segno di benvenuto nella comunità degli optometristi italiani. Una particolare nota di merito va a due dei candidati, Carlotta Pomaré Montin e Giuseppe Saija, che hanno conseguito rispettivamente le votazioni 110/110 e 110/110 con lode. Di seguito i brevi sommari delle tesi discusse: BROTZA ANDREA, MASCHERONI GIANMARCO, PILLONI GIULIA Titolo della tesi: “Warpage corneale indotto da porto giornaliero di due lenti a contatto differenti”. Relatore: Carlo Falleni. Obiettivo: Valutare il warpage corneale indotto dall’uso giornaliero di due lenti a contatto morbide differenti. Metodi: Sono stati selezionati 8 portatori in base a determinati criteri, quali: acuità visiva rilevata per lontano e vicino uguale o superiore a 0,0 logMar, assenza di patologie oculari, cornee curve aventi un meridiano inferiore a 7,45 mm e cornee piatte aventi un meridiano superiore a 8,00 mm. Tutti i portatori hanno utilizzato una lente a contatto Coopervision Proclear (Hi) e una Alcon Night & Day (Si-Hi), ognuna per ciascuno dei due occhi, casualmente selezionati, per un porto giornaliero di 12 ore durante 15 giorni. Per la rilevazione dei parametri è stato utilizzato un Topografo Antares CSO, e sono state effettuate per ogni singolo occhio 5 topografie in tre fasi, pre-porto, monitoraggio e post-porto. Sono stati presi in analisi per la valutazione del warpage i parametri di Root Mean Square (RMS), Asfericià (e) a 6,00 mm, Irregolarità di Curvatura (I.C.) e media dei gradi periferici (M.G.P.). Risultati: 7 degli 8 portatori hanno completato lo studio. Tra i 7 portatori, 14 occhi, è stata riscontrata la presenza di modesto warpage corneale in un solo occhio. La lente a contatto Proclear ha introdotto maggiori cambiamenti su RMS (-6,92%), la lente Night & Day ha apportato modifiche significative su I.C. (30,27%). SAIJA GIUSEPPE Titolo della tesi “Impieghi della sovratopografia e aberrometria con lenti a contatto morbide multifocali”. Relatore: Carlo Falleni; correlatore: Giuseppe Migliori. Votazione conseguita: 110/110 e lode. Scopo: Evidenziare i vantaggi relativi all’impiego della sovratopografia e aberrometria in un’applicazione di lenti a contatto multifocali. Analisi e valutazione delle variazioni topografiche e aberrometriche in funzione del decentramento della zona ottica della lente a contatto prendendo come riferimento la linea di sguardo. Valutazione della variazione della componente aberrometrica tra fase antecedente e successiva all’applicazione. Valutazione di quanto il decentramento e le aberrazioni incidono sull’acuità visiva. Materiali e metodi: 57 soggetti, di cui 26 femmine e 31 maschi, di età compresa fra 19 e 31 anni, età media 24,7. Per ogni soggetto è stato esaminato l’occhio destro. Tra gli esami preliminari è rientrata la valutazione dell’angolo lambda. Nella fase precedente all’applicazione della lente a contatto sono state eseguite sei acquisizioni topografiche e sei acquisizioni aberrometriche, dopo aver valutato e registrato l’acuità visiva in unità logaritmiche. Nella fase successiva all’applicazione della lente a contatto sono state eseguite nuovamente sei acquisizioni topografiche e sei acquisizioni aberrometriche ed è stata nuovamente rilevata l’acuità visiva. Risultati: L’analisi statistica non ha consentito di individuare una relazione fra decentramento della lente rispetto al diametro corneale e decentramento della zona ottica rispetto al centro pupillare rilevati con la sovratopografia. La variazione dell’aberrazione sferica tra la fase precedente e successiva all’applicazione è risultata essere statisticamente significativa sia nei casi in cui la lente risultava centrata (p=0,0001), sia quando risultava decentrata (p=0,0012), e non si è registrata una relazione lineare fra le due fasi. La variazione del coma verticale tra la fase precedente e successiva all’applicazione è risultata essere statisticamente significativa solo quando la lente risultava decentrata (p=0,0202) e in entrambe le condizioni, lente centrata e decentrata, si è registrata una relazione lineare tra le due fasi. La variazione del coma orizzontale tra la fase precedente e successiva all’applicazione è risultata essere statisticamente significativa in entrambe le condizioni (p DI LEO DONATA Titolo della tesi “Nuove geometrie di lenti a contatto morbide per cheratocono”. Relatore: Giampaolo Lucarini. Scopo del lavoro è stato di esporre tre recenti geometrie di lac morbide, progettate per compensare diverse tipologie di cheratocono: ectasie in tutte le fasi; cheratocono avanzato e cornee molto irregolari, come il cono decentrato e per la degenerazione marginale pellucida. Analizzando diversi casi clinici, diversi sia per tipologia di cheratocono e sia per storie cliniche, la candidata si è proposta di mettere a confronto i design, i vantaggi e gli svantaggi delle applicazioni, sia dal punto di vista tecnico che clinico e le loro performance, valutando se effettivamente le nuove tecnologie stiano compiendo o meno passi in avanti nell’ottimizzare il fitting di lenti a contatto morbide per cheratocono, offrendo massimo comfort e alta qualità della visione. Certo, la scelta di applicare lenti a contatto rigide resta sempre la scelta d’eccellenza, ma diversi sono i disagi che, su alcuni pazienti, quest’ultime producono. Le lenti morbide di progettazione possono essere una valida alternativa, migliorando la qualità della visione di chi purtroppo non trova adeguato comfort e massima soddisfazione dalle classiche lenti rigide. MOUSAFEIROPOULOU ZACHAROULA Titolo della tesi “Gestione e compensazione ottica del cheratocono attraverso l’uso di diverse tipologie di lenti a contatto”. Relatore: Edoardo Franceschi. La tesi si proponeva di analizzare diversi modi applicativi e correttivi di diverse modalità di lenti a contatto per la correzione del cheratocono. È costituita da otto capitoli principali. La prima parte è stata dedicata all’ottica e alla fisiologia del cheratocono, con particolare riguardo alle aberrazioni oculari e ai rilevamenti strumentali. Nella seconda parte vengono analizzati i principi applicativi dei diversi tipi di lenti a contatto per la correzione ottica nei casi del cheratocono: lenti a contatto morbide, sferiche o toriche, morbide per cheratocono, rigide gas permeabili corneali, ibride con centro rigido e periferia morbida e lenti sclerali. E’ stato presentato poi un caso clinico nel quale sono state applicate diverse tipologie di lac: morbida spessorata per cheratocono, rigida gas permeabile corneale, sclerale, morbida con ottica asimmetrica, discutendo poi i vantaggi e svantaggi delle diverse soluzioni. PINDILLI MARIA REGINA Titolo della tesi “Ortocheratologia e controllo della progressione miopica”. Relatore: Alessandro Fossetti. L’insorgenza della miopia e la sua progressione è una condizione che si verifica sempre più frequentemente in tutto il mondo con una maggiore incidenza nei paesi industrializzati e in particolare in quelli dell’estremo oriente. Contrariamente a quanto molti credevano, cioè che la principale responsabile della progressione miopica fosse l’attività visiva prossimale, da recenti studi è emerso che questa correlazione non è scientificamente provata ed è ancora oggetto di indagine. Indipendentemente da quale sia la causa, diventa importante far fronte a questo fenomeno introducendo alcune strategie di controllo e prevenzione, ovvero tutti quei metodi mediante i quali si può prevenire lo sviluppo della miopia e, nel caso in cui si sia già verificata, rallentarne o addirittura bloccarne l’avanzamento. Nella review sono stati analizzati i diversi metodi di compensazione della miopia, mettendoli a confronto dal punto di vista della loro efficacia per il controllo della progressione miopica. Sono stati riportati gli studi più rilevanti effettuati negli ultimi anni da ricercatori di tutto il Mondo. Di tutti i metodi utilizzati nei diversi studi, è stato individuato quindi quello più vantaggioso per il trattamento della miopia e ne sono stati analizzati i benefici in termini di rallentamento della progressione miopica. RAVALLI GIULIA Titolo della tesi “Confronto tra misure della disparità di fissaz...



Tesi optometria 27 novembre 2015

...sione di Tesi in Optometria svolta a Vinci venerdì 27 Novembre 2015 ha visto protagonisti 13 candidati provenienti da diversi corsi di Optometria attivati dall’IRSOO. Di seguito l’elenco dei diplomati: Bardi Federico, Busacca Eleonora, Calamai Laura, Cambria Roberta, Cataldi Eleonora, Chiappini Mattia, Gallucci Nicodemo, Macina Francesco e Nieri Gabriele del corso di optometria annuale a.s. 2014/2015; Rapini Alberto del corso di optometria annuale a.s. 2013/2014; Panetta Gilda del corso di optometria biennale aa.ss. 2012-2013/2014; Asolan Michela del corso di optometria iniziato a Verona negli aa.ss. 2005-2006/2007; Carlarino Silvia del corso di optometria biennale aa.ss. 2002-2003/2004. La Commissione di tesi era composta dai docenti Boccardo Laura, Falleni Carlo, Fossetti Alessandro, Migliori Giuseppe, Parenti Luciano e Sostegni Paolo. Alla comunicazione dell’esito ai candidati, il Dr. Fossetti, direttore dell’Istituto e presidente della commissione, ha consegnato ai diplomati il distintivo dell’IRSOO come segno di benvenuto nella comunità degli optometristi italiani. Da sottolineare gli ottimi risultati conseguiti dai candidati Bardi, Calamai e Nieri che hanno riportato la votazione di 110/110. Di seguito i brevi sommari delle tesi discusse: ASOLAN MICHELA Titolo della tesi: “Il lag accomodativo come risultato di due metodi a confronto: autorefrattometria e due tecniche di Retinoscopia Dinamica”. Relatore: Sostegni Paolo. Obiettivo: Lo studio si è basato sull'analisi analitica di un articolo di Optometry and Vision Science: “Accommodative Lag by Autorefraction and Two Dynamic Retinoscopy Methods” in cui si utilizzano due procedure cliniche, Monocular Estimate Method (MEM) e Nott retinoscopy per calcolare lag accomodativi in bambini, per poi metterli a confronto con i risultati ottenuti da un autorefrattometro a campo aperto. Metodi: hanno partecipato allo studio 168 bambini dagli 8 ai 12 anni con bassa miopia, normale acuità visiva e in assenza di strabismi. La risposta accomodativa fissata a 3.00D di domanda è stata per prima valutata mediante la MEM e la Nott retinoscopy; la stessa risposta è stata in seguito determinata attraverso l'uso di un autorefrattometro a campo aperto, considerato come metodo gold standard per la misura in oggetto. Risultati: 116 (69%) dei 168 bambini presentano un lag accomodativo di 1.00D o superiore come risultato della misurazione per mezzo dell'autorefrattometro. Rispetto all’autorefrattomietria la MEM identifica 66 bambini, per una sensibilità del 57% (95% CI= 47 al 66%) e una specificità del 63% (95% CI = 49 al 76%). La Nott retinoscopy identifica 35 ragazzi, con una sensibilità del 30% (95% CI = 22 al 39%) e una specificità dell'81% (95% CI = 67 al 90%). Conclusioni: MEM e Nott retinoscopy non consentono di ottenere una adeguata sensibilità e specificità per identificare ragazzi miopi con lag accomodativo di 1.00D o superiore, come determinato dall'autorefrattometria. Il risultato modesto viene attribuito dagli autori alle caratteristiche metodologiche delle due tecniche di schiascopia. BARDI FEDERICO, CAMBRIA ROBERTA Titolo della tesi “La sintesi di Crossman: indagine sui disturbi visivi funzionali in soggetti giovani e correzione tramite lenti positive”. Relatore: Sostegni Paolo. Votazione conseguita da Bardi 110/110. Scopo: Catalogare i soggetti in base alle anomalie della visione binoculare nella visione prossimale secondo la sintesi di Crossman e valutare eventuale prescrizione di lenti positive per vicino al fine di ridurre le anomalie, migliorando il comfort. Metodi: Sono stati scelti 32 soggetti in età compresa fra 20 e 34 anni, i quali sono stati sottoposti ai test di Crossman: facilità accomodativa binoculare e monoculare con flipper di ±2.00 dt, facilità di convergenza e divergenza con flipper 12?BE / 8?BI e retinoscopia dinamica secondo Nott. Per rendere complete le misurazioni sono stati aggiunti altri test quali punto prossimo di convergenza, stereoacuità, cover test lontano e vicino. È stata ripetuta la batteria di test a chi necessitava positivo per vicino, per confrontare i risultati con e senza l’addizione. Risultati: l’analisi statistica rivela che il 60% della popolazione studentesca possiede una disfunzione legata alla visione binoculare. La disfunzione prevalente è l’eccesso di accomodazione (25%); seguono eccesso di convergenza (13%), inerzia accomodativa (13%), affaticamento accomodativo (3%), insufficienza accomodativa (3%) e insufficienza di convergenza (3%). Solo il 19%, ovvero 6 dei 32 soggetti esaminati, è idoneo per l’utilizzo di lenti positive da vicino, contro il 41% che necessita di terapia visiva. Dopo aver ripetuto i test con correzione positiva su quei sei soggetti, è stato riscontrato un miglioramento statisticamente significativo nei test per facilità accomodativa e di vergenza (p Conclusioni: appare dal nostro studio che una grossa fetta di popolazione (60%, valore più alto rispetto a precedenti studi) in età studentesca necessiti di riabilitazione visiva. È stato anche verificato come una correzione positiva, se data a chi realmente ne ha bisogno, può portare grossi benefici. BUSACCA ELEONORA Titolo della tesi: “Il rapporto fra aberrazioni e abilità visive in pazienti sottoposti a trattamento ortocheratologico”. Relatore: Boccardo Laura. Obiettivo: Valutare la relazione tra le abilità visive e le aberrazioni, in occhi sottoposti al trattamento ortocheratologico. Metodi: Lo studio è stato condotto su 14 occhi di 7 pazienti sottoposti ad ortocheratologia. I pazienti avevano un'età compresa tra i 20 e i 23 anni, con un range di miopia da -0,75 a -4,25 D. Le aberrazioni e le abilità visive sono state determinate prima, dopo una settimana e dopo un mese di trattamento. Per valutare le abilità visive sono state misurate l'acuità visiva a basso contrasto, la sensibilità di lettura con il Pelli-Robson e l'abilità di lettura con le tavole di Radner. Mentre per le aberrazioni sono state misurate quelle oculari e quelle corneali. Risultati: Dopo un mese di trattamento la refrazione di tutti i pazienti ha subito una significativa diminuzione. Inoltre le aberrazioni totali e quelle di basso ordine sono diminuite, mentre le aberrazioni di alto ordine, coma e aberrazione sferica, sono aumentate. L'acuità visiva a basso contrasto e la sensibilità al contrasto sono diminuite. Mettendo in relazione l'aberrazione totale e l'acuità visiva a basso contrasto dopo un mese di trattamento otteniamo una correlazione significativa. Al contrario non otteniamo correlazione mettendo a confronto le aberrazioni totali e quelle di alto ordine con l'ammontare della miopia. L'abilità di lettura non varia in modo significativo dopo il trattamento. Conclusioni: Dopo il trattamento ortocheratologico, si osserva una lieve diminuzione di sensibilità al contrasto e acuità visiva a basso contrasto. Inoltre, nonostante si sia verificato un aumento delle aberrazioni di alto ordine, queste non hanno avuto un effetto negativo né sull'acuità visiva ad alto contrasto né sull'acuità visiva a basso contrasto e neppure sulle abilità di lettura. CALAMAI LAURA Titolo della tesi: “Valutazioni sulla differente percezione della stereopsi in rilievo e in profondità”. Relatore: Sostegni Paolo. Votazione conseguita: 110/110. Propositi. L'obiettivo di questo studio è stato quello di valutare l'eventuale presenza di una differente percezione tra stereospi in rilievo e in profondità in un medesimo soggetto, e calcolare se, da un punto di vista statistico, la differenza rilevata potesse considerarsi significativa. Si è inoltre verificato se ci fosse una relazione tra la grandezza e distribuzione dell'area di Panum e la miglior percezione in rilievo piuttosto che in profondità (o viceversa). Metodi. Il gruppo iniziale di soggetti analizzati era composto da 68 persone, di età compresa fra i 19 e i 29 anni, che avessero un'acuità visiva non inferiore ai 10/10 e visione binoculare normale. Ai soggetti selezionati venivano effettuati 8 test: ampiezza dell'area di Panum con due differenti versioni della corda di Brock, stereopsi locale (con il Butterfly stereotest) e globale (con il Titmuss Stereotest) in profondità e in rilievo, disparità di fissaz...


Correzione Ottica, Efficienza visiva e Comfort
Vinci, Marzo-Maggio 2017

...o con diploma di Ottico ATTENZIONE: POSTI ESAURITI PER L'EDIZIONE MARZO/MAGGIO 2017. Invia un e-mail alla segreteria per prenotarti per la prossima edizione che inizierà quanto prima! Calendario incontri 12-13/03/2017; 02-03/04/2017; 07-08/05/2017; 28-29/05/2017 Diventa un esperto dell’esame della refrazione oculare e della prescrizione ottica. Perché questo corso L'esame oggettivo e quello soggettivo della refrazione sono il pilastro della pratica optometrica, l’attività di fondamentale importanza per il corretto trattamento del soggetto ametrope. Soltanto da un esame refrattivo corretto si potrà giungere ad una prescrizione efficace e confortevole o procedere alla realizzazione di correzioni particolari, come ad esempio quelle prismatiche, o ad un programma di training visivo. Il corso potrà essere utile anche per fare un aggiornamento sul proprio bagaglio di conoscenze e di competenze professionali, e potrà dunque essere apprezzato anche da coloro che abbiano già frequentato corsi di specializzazione o aggiornamento, ma che vogliano effettuare una sorta di check-up sulle tecniche e sulle procedure optometriche che utilizzano abitualmente nella propria attività. L’esame refrattivo analizzato a fondo, nei suoi punti essenziali e sostanziali, per il perfetto comfort visivo. Quattro incontri mensili per verificare le proprie abilità nell’esame refrattivo, per approfondire le conoscenze sulla prescrizione finalizzata al comfort della correzione ottica e per imparare nuove tecniche d’esame. Otto giorni complessivi con lezioni teoriche a supporto di tante ore di pratica nei nostri ambulatori optometrici. Programma La refrazione, tecniche oggettive e soggettive per l’esame refrattivo: • schiascopia e misure biometriche; • tecniche monoculari e binoculari, bilanciamenti, regole di prescrizione; • nella pratica: sfuocamento, uso del cilindro crociato, bilanciamenti bioculari, sospensione foveale, ecc. Introduzione alla visione binoculare e esame della visione prossima: • tecniche binoculari per la refrazione: TIB, Humphriss; • i prismi e gli effetti prismatici in optometria; • analisi del processo accomodativo, la correzione della presbiopia; • nella pratica: l’esame per vicino, misura delle abilità accomodative, analisi del rapporto AC/A, ecc. La disparità di fissaz...


L’esame refrattivo binoculare e la prescrizione prismatica.
Come e perché introdurre la disparità di fissazione nella misura della refrazione.
Vinci, Ottobre-Novembre 2017

...o con diploma di Ottico Calendario incontri 15/16 Ottobre; 19/20 Novembre 2017 Perché questo corso Come affermato spesso nelle nostre comunicazioni, la valutazione funzionale della visione binoculare nell’esame refrattivo è uno dei capisaldi della professione optometrica. Ogni optometrista, o ottico che intenda praticare l’optometria, deve essere abile in questa disciplina, saperla esercitare con competenze adeguate, conoscerne i fondamenti teorici e quelli pratici, aver appreso i test e le procedure d’esame. E tra questi un posto importante lo occupa proprio la misura della disparità di fissaz...



Correzione Ottica, Efficienza visiva e Comfort
Vinci, Ottobre 2018 - Febbraio 2019

...o con diploma di Ottico Migliora le tue competenze sull’esame della refrazione oculare e sulla prescrizione ottica. Calendario incontri 28-29/10/2018; 25-26/11/2018; 20-21/01/2019; 10-11/02/2019 Perché questo corso L'esame oggettivo e quello soggettivo della refrazione sono il pilastro dell'attività dell'optometrista, ma anche di q...








Tesi optometria 23 Febbraio 2018

...sione di tesi di Optometria: gli 8 candidati provenivano da corsi di Optometria annuali e biennali attivati presso la sede di Vinci. Di seguito l’elenco dei diplomati: De Gaetano Valeria, Cannarozzo Dalinda e Di Lernia Dario Damiano del corso di optometria annuale a.s. 2016/2017; Armenise Fabrizio, De Luca Picione Raffaele e Signorini Virna del corso di optometria biennale aa.ss. 2013-2014/2015; Bongi Irene del corso di optometria biennale aa.ss. 2010-2011/2012; Fertonani Paolo del corso di optometria biennale aa.ss. 2008-2009/2010. Alla commissione di tesi, presieduta dal Dr. Fossetti, direttore dell’Istituto, hanno partecipato i docenti Alberto Bernardoni, Alessandro Fossetti, Giuseppe Migliori, Paolo Sostegni, Maria Tricarico. Al momento della comunicazione dell’esito ai candidati, il presidente della commissione ha consegnato ai diplomati il distintivo dell’IRSOO come segno di benvenuto nella comunità degli optometristi italiani. Di seguito i brevi sommari delle tesi discusse: ARMENISE FABRIZIO e DE LUCA PICIONE RAFFAELE Titolo della tesi: “Confronto tra refrazione oggettiva e soggettiva in un campione di soggetti astigmatici”. Relatore: Alessandro Fossetti; Correlatore: Marica Vampo. Background: La tesi ha lo scopo di valutare la differenza, in termini di potere sferico e cilindrico, tra la refrazione oggettiva effettuata con l’autorefrattometro e la refrazione soggettiva, in soggetti con refrazione astigmatica di almeno una diottria. Per lo stesso campione di soggetti è stato, inoltre, effettuato un confronto tra la refrazione soggettiva e la correzione in uso. Metodi: La tesi è stata effettuata su 29 soggetti, aventi età compresa tra i 16 e i 61 anni, senza nessuna patologia oculare in atto. Per la refrazione oggettiva è stato usato l'autorefrattometro SHIN-NIPPON Accuref K-900, mentre l’esame soggettivo è stato effettuato seguendo la classica procedura della refrazione monoculare. Le misure ottenute sono state convertite in vettori di potenza, che sono stati utilizzati per effettuare l’analisi statistica. Risultati: Dalle misure ottenute e dai relativi grafici, la differenza in termini di potere sferico (equivalente sferico M) ottenuto dalle due misurazioni (soggettiva ed oggettiva) è nell’ordine di 0,16 D ed è risultata statisticamente significativa (p 0,05). Conclusioni: La refrazione oggettiva effettuata con l’autorefrattometro è molto vicina al valore della refrazione soggettiva. Per questo motivo la misura eseguita con l’autorefrattometro può essere utilizzata come base di partenza della refrazione soggettiva per velocizzare l’esame ed ottenere una correzione che presti attenzione al comfort del soggetto. BONGI IRENE e SIGNORINI VIRNA Titolo della tesi: “Lenti a contatto: scelte prescrittive degli ottici di Firenze e provincia”. Relatore: Alberto Bernardoni. Delineare con chiarezza il mercato mondiale delle lenti a contatto è un compito molto difficile poiché un sondaggio è sensibile a molte variabili. Ogni anno dal 2002 vengono pubblicati sulla rivista “CL Spectrum” i dati dei vari mercati mondiali riguardo alle tendenze applicative di optometristi, ottici e oculisti. Le candidate hanno preso ispirazione dall’articolo del 2017 “International Contact Lens Prescribing in 2016”. Con queste premesse, grazie alla collaborazione di 37 professionisti, sono state esaminate le tendenze applicative della città di Firenze e della provincia. Ad ogni partecipante allo studio è stato consegnato un questionario tramite il quale è stato possibile ricavare informazioni sulle nuove applicazioni di lenti a contatto nel mese di Luglio 2017. Le informazioni riguardano: età e sesso del portatore; materiale e design della lente, modalità di ricambio e liquido di manutenzione. I risultati dei questionari sono stati confrontati con i dati mondiali e con quelli italiani. L’età media dei portatori, riscontrata a Firenze e provincia, risulta essere leggermente più alta rispetto a quella italiana e mondiale. Le lenti a contatto sono più diffuse tra le donne, come nella popolazione italiana e mondiale. Il mercato delle lenti rigide è quello che trova meno spazio, infatti sia a Firenze che in Italia e nel mondo si può contare circa un 10% di applicazioni. Per quanto riguarda il materiale l’idrogel è più utilizzato per le lenti a ricambio giornaliero e il silicone idrogel per le lenti a ricambio frequente come le mensili o le bisettimanali. Fra i sistemi di manutenzione esaminati predominano, infine, le soluzioni uniche (MPS). Questo dato è avvalorato dai risultati dell’articolo di riferimento e si trova quindi in linea con i dati generali ed italiani. CANNAROZZO DALINDA e DE GAETANO VALERIA Titolo della tesi: “La stereopsi in profondità e in rilievo: c’è relazione con l’ampiezza dell’area di Panum?”. Relatore: Paolo Sostegni. Propositi. In questo lavoro è stata valutata l’eventuale presenza di una differente percezione tra stereopsi in rilievo e in profondità, sia per lontano che per vicino, in uno stesso soggetto. Inoltre, attraverso un test realizzato dalle candidate (SOVADA) sono stati misurati i limiti fusionali in rilievo e in profondità da vicino. L’obiettivo dello studio è stato quello di trovare una relazione tra la miglior percezione stereoscopica rilevata e l’ampiezza dell’area di Panum prima e dopo l’oroptero. Metodi. Il campione di soggetti analizzato è composto da 53 persone, di età compresa tra i 20 e i 29 anni; tutti con un’acuità visiva non inferiore ai 10/10 (con correzione abituale), con buona visione binoculare e presenza di stereopsi. Ad ognuno dei soggetti in esame sono stati effettuati dei test in maniera randomizzata. E’ stata rilevata la stereopsi locale in rilievo e in profondità: da lontano mediante cerchi e linee stereo su LCD Polatest, e da vicino con il Titmus Stereo Test. La disparità di fissaz...